L'inverno del 1951 è passato alla storia per le abbondanti nevicate che hanno seriamente colpito le popolazioni dell'arco alpino. La neve caduta copiosa e incessante, per antonomasia candida, lieve e gioiosa per i bambini, è stata invece tremendamente nefasta e devastante per le popolazioni walser.
E' stato questo l'aspetto esposto dal Dr. Giovanni Frey, medico ticinese, che con libri e DVD ha illustrato i tragici eventi che colpirono i Walser della Svizzera, dell'Austria e dell'Italia accomunati dalla stessa origine e dalle stesse difficoltà di vita montanara.
L'interesse del Dr. Frey per questi fenomeni della natura lo ha portato anche a Formazza dove, ospite della locale sezione del CAI, ha presentato, nella sala del cinema di Ponte riempita dai tanti convenuti, i vari documenti che hanno caratterizzato quell'anno facendo un bilancio dei terrificanti momenti con particolare attenzione all'impegno umano.
Dopo la presentazione da parte del Presidente del CAI locale, Piero Sormani, che ha ricordato la valanga di Canza del 1951 (n.d.r. Eco R. del 20 febbraio 2014) e del saluto del Sindaco Piera Bruna Papa, il Dr. Frey ha iniziato a raccontare i difficili giorni e i mesi vissuti nelle varie località alpine della Svizzera associandole al tragico evento formazzino.
I filmati “Valanghe a Andermatt, gennaio 1951” e “Valanghe a Fraso e Airolo, febbraio 1951”, a cura della RSI arricchiti dalle letture del Dr. Frey, sono stati emblematici delle difficoltà invernali e, soprattutto, dello spirito di collaborazione tipico delle genti di montagna.
Le immagini hanno suscitato nei presenti un senso di costernazione e anche un messaggio per i giovani, numerosi in sala, affinchè la storia che ci accomuna con le genti d'Oltralpe resti nella memoria quale insegnamento per le generazioni future.